Infatti si tratta di una femmina appartenente al genere Mammuthus, progenitore della specie “meridionalis” che comparve in Europa alla fine del Pliocene.
Quindi con molta probabilità avrà percorso quei luoghi e territori – ora molto diversi – che tutti i giorni anche noi ci ritroviamo a vivere. Adesso ciò che resta del ritrovamento dello scheletro, avvenuto nell’Autunno del 1980 sul greto del fiume Panaro in località Bocchirolo, è custodito all’interno del Museo della Venere e dell’elefante a Savignano sul Panaro – via Doccia, 72 c/o – insieme alla copia della celeberrima Venere di Savignano, scultura dell’età paleolitica, rinvenuta nel 1925 ad una profondità di circa 120 cm. Articolo a cura di Luca Nacchio