Novi di Modena

 

A SEGUITO DEGLI EVENTI SISMICI DEL 20 E 29 MAGGIO 2012, IL CENTRO STORICO DI NOVI E’ INAGIBILE E LA TORRE DELL’OROLOGIO E’ CROLLATA. Numerosi ritrovamenti archeologici nella zona confermerebbero l’esistenza di un abitato in epoca romana. Mentre per il periodo dell’Alto Medioevo non restano tracce , è del 979 la prima fonte storica che riporta la citazione di Castrum Nove. Si tratta di un contratto firmato dal vescovo di Reggio Emilia, sotto la cui diocesi Novi si trovava. Nel XIII secolo il castello assunse l’aspetto di una vera e propria fortezza, necessità insorta soprattutto dalla sua particolare posizione di confine fra i territori degli Estensi, dei Pico, dei Gonzaga e dei Pio. Castrum Nove divenne in breve tempo, oggetto delle mire espansionistiche di queste potenti famiglie. Nel 1530, dopo un periodo di particolare prosperità sotto il dominio dei Pio, Novi passò sotto la signoria degli Estensi che vi rimasero fino alla fine del XVIII secolo. Nel centro cittadino si segnala la chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo, al cui interno è conservata una grande lastra in arenaria raffigurante Cristo Pantocrator , databile tra il XII e XIII secolo e attribuibile alla scuola di Maestri Campionesi. Interessanti , nella vicina frazione di Rovereto La Chiesa omonima, il palazzo Estense delle Lame e Oratorio, Palazzo Grillenzoni ora Meloni, mentre nella frazione di Sant’Antonio in Mercadello si segnalano La Torre della Sacchella, il Palazzo Pio di Savoia ora Gasparini Casari e l’Oratorio dell’Immacolata Concezione. Foto di: Sara Grandi

 

Per saperne di più, visitate il sito del Comune di Novi

 

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