Modi di dire, usanze popolari e frasi divenute celebri nel tempo. Tutto questo nella rubrica a cura di Gianluca Bellentani e Modena&Dintorni. Oggi scopriamo il modo d’uso del termine “La scèppla”.
La scèppla. Anche un tempo, quando finivano le scuole in estate, sorgeva il problema di tener occupati i bambini . Chi abitava in campagna dava una mano nei lavori agricoli mentre, per chi abitava in città, la cosa non era possibile. I maschietti quindi bighellonavano per le strade e la cosa, per le bambine, era considerata lesiva per la loro educazione. Quindi, le bambine di città andavano ad imparare certi mestieri , che sarebbero poi tornati utili per una futura gestione domestica. In tante andavano ad imparare il mestiere dalle sarte o dalle parrucchiere di paese. A queste bambine, che venivano chiamate col simpatico nomignolo di Scèppli , veniva non tanto insegnato il lavoro di ago e filo o di acconciatura ma piuttosto venivano impegnate, sempre gratuitamente, per mettere in ordine il negozio o per andare in giro a riscuotere i vari crediti.
Rubrica di dialetto modenese a cura di Gianluca Bellentani e Modena&Dintorni .