Viaggio nelle Terre dei Castelli | I 4 borghi da visitare4 min read

Un viaggio nelle meravigliose Terre dei Castelli, e dei suoi maestosi borghi. qui la storia ci regala ancora oggi panorami e scorci fra i più belli della nostra provincia.

Castelvetro di Modena

Castelvetro di Modena - Terre dei Castelli
Castelvetro di Modena – Foto Luca Nacchio
Sede del più antico Castello della zona preappenninica, la località conserva ancora oggi vestigia storiche di grande fascino.

Di richiamo le sue manifestazioni popolari tra cui Il Cinquecento e le sue Suggestioni, che ha luogo negli anni pari; il Corteo Storico e Dama Vivente, negli anni dispari; le Festa a Castello e Il Mercato dell’Assurdo negli anni pari.

Mentre la Sagra dell’Uva e del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro attira gli intenditori ogni settembre.

Rinomati anche i suoi prodotti tipici, quali il Lambrusco Grasparossa, il Trebbiano, il nocino, il miele, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, il Parmigiano Reggiano.

Levizzano Rangone

Levizzano Rangone - Foto Luca Nacchio
Levizzano Rangone – Foto Luca Nacchio
In un paesaggio tra i più incantevoli del nord Italia, fra le morbide colline preappenniniche ammantate dai vigneti del Lambrusco Grasparossa, il castello narra una storia più che millenaria.

Citato dall’890, il castello passò nel 1038 a Bonifacio di Toscana e quindi alla figlia Matilde di Canossa; doveva consistere in una cinta murata con torre d’avvistamento, che si vuole identificare nel mastio o Torre Matildica.

Fu poi dei Levizzani che costruirono il primo nucleo del Palazzo e forse la galleria sotterranea che lo collega alla Torre.

Nel ‘500 i marchesi Rangoni, feudatari dal 1342, fecero del Palazzo un’elegante dimora; suggestive le “Stanze dei vescovi”, con soffitti dipinti e fregi con scene cavalleresche.

Dal 1921 di proprietà comunale, il castello è affascinante complesso di edifici scalati nei secoli, su cui domina la Torre affiancata dalla Rocchetta.

Campiglio

Campiglio - Terre dei Castelli
Campiglio – Foto Lara Zanarini
La frazione di Campiglio fa parte a tutti gli effetti del territorio del Comune di Vignola.

Collocato a 200 metri sul livello del mare, con i suoi 50 abitanti, si è preservato come un piccolo borgo qual’era nato.

Sorto in posizione strategica sull’omonima collina di Campiglio, il borgo risulta essere stato sede di insediamenti umani sin dal Neolitico.

La posizione geografica, considerata strategica da un punto di vista militare, si è rilevata significativa anche da un punto di vista spirituale. Il borgo sorge, infatti, su uno dei percorsi che caratterizzavano i pellegrinaggi dei fedeli attraverso i luoghi sacri posti sulla via Romea Nonantolana, l’antica via di comunicazione con la regione Toscana.

Nodo nevralgico del percorso spirituale è sicuramente il Santuario della Madonna della Pieve costruita poco fuori Vignola ed annoverata tra i luoghi di interesse storico e culturale della cittadina.

I tratti distintivi del borgo sono da sempre le sue esigue dimensioni e l’aspetto rustico preservato fin dalla costruzione.

Nonostante contasse una piccola comunità di abitanti, diversi documenti storici hanno evidenziato come la popolazione si fosse sviluppata attorno a due luoghi significativi: il mercato, sede principale degli scambi commerciali e luogo di ritrovo per gli abitanti del borgo e, la Rocca, l’unico edificio fortificato.

 

SAVIGNANO SUL Panaro (il vecchio borgo)
Savignano sul Panaro - foto Angelo Nacchio
Savignano Alto – Foto Angelo Nacchio 
Il borgo di Savignano Alto nasce come fortezza, baluardo modenese a guardia delle terre in riva al Panaro, sul confine con Bologna, storica rivale.

Il borgo fortificato si presenta ancor oggi raccolto tra la triplice cerchia delle antiche mura munite di torri. Superato l’arco di accesso, il visitatore è accolto da piccole case di impianto quattrocentesco, costruite in cotto e allineate lungo la strada a ciottolato che conduce alla Chiesa.

Tra i numerosi complessi di pregio storico ed architettonico, ricordiamo la Casa dei Contrari, il cui stemma è rappresentato su un edificio attiguo.

Percorsa una bella dorsale che offre panorami della pianura circostante e della Rocca di Vignola, si arriva a Montebudello, piccolo paese costituito da una lunga fila di case che fiancheggiano la strada di cresta che separa la valle del Panaro da quella del rio Marzatore, affluente del torrente Samoggia.

Del Castello sono rimaste le fondamenta, oggi conglobate in una villa con le cantine, il trecentesco Oratorio di Sant’Ubaldo e la torre.

Fonti Emilia Romagna Turismo e Vignola Web 

 

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