Un percorso fatto di tappe e di storie. Vi racconto quella dei martiri di Renno, che riguarda nove giovani e meno giovani del posto (di Renno, appunto) che -dopo la chiamata alle armi nel 1944 da parte della RSI- scelsero invece la Resistenza partigiana.
Ma i fascisti minacciarono ritorsioni verso i loro familiari e i nove si convinsero a tornare sui loro passi dopo alcuni giorni. Ma furono accolti come disertori e, una volta catturati, furono incarcerati a Pavullo nel Frignano e poi fucilati al petto il 29 Marzo 1944 al poligono di Castelfranco Emilia.
Il gesto voleva essere un monito dei fascisti verso le popolazioni della zona, e invece si trasformò in un boomerang: aumentarono le diserzioni e quindi le adesioni alla lotta partigiana.
Ecco perché queste montagne non sono solo luoghi turistici, ma MONUMENTI sacri da venerare in tutto e per tutto.
Oltre al paesaggio splendido, a Renno troverete anche l’antichissima pieve romanica, una volta luogo religioso più importante dell’Appennino modenese.
Le foto scattate lungo il percorso
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Articolo e foto di Fabio Nacchio