Vivere Modenese | Sapete cos’è la vite sposata?1 min read

Sapete cos’è la vite sposata?

 

Un tempo, le viti erano molto diverse da quelle che vediamo oggi.

Si beveva molto di più e pertanto si produceva molta più uva, a scapito della qualità del prodotto.

Si tiravano fili di ferro tra un filare e l’altro per farvi crescere piu’ grappoli ( il famoso metodo Bellucci ).

Le piante di vite non venivano annaffiate con impianti a goccia come quelle odierne ma manualmente.

Erano piante molto più alte di quelle odierne, in quanto si doveva tenere i grappoli d’uva piu’ lontano possibile dal terreno, per evitare le gelate invernali.

La particolarità piu’ singolare era però il metodo per tenere ferme le piante.

Adesso viene piantato nel terreno ad una certa profondità un palo di ferro, che sporge con un cerchio a cui viene agganciato con un moschettone un filo di acciaio in tensione, che fa rimanere in piedi la fila di piante anche in caso di forte vento.

Un tempo invece, il filari venivano legati da un estremo all’altro della fila e anche nel mezzo a delle piante già esistenti, come gelsi ( moor ) oppure olmi (òlem ).

La pianta di uva si legava quindi ad un’altra pianta, dai frutti diversi e veniva chiamata VITE SPOSATA ( vida spusèda ).

Ringraziamo per la descrizione e le foto Gianluca Bellentani

Mele Lazzarine
Mele Lazzarine

 

In una vigna quasi centenaria, in un vitigno piantato col metodo '' Bellucci '', il Lambrusco Grasparossa e' pronto da racogliere
In una vigna quasi centenaria, in un vitigno piantato col metodo ” Bellucci ”, il Lambrusco Grasparossa e’ pronto da racogliere

 

Esempio di vite '' sposata ''
Esempio di vite ” sposata ”

Lascia un commento