I 3 errori che i non modenesi commettono parlando della nostra cucina2 min read

I 3 errori che i non modenesi commettono parlando della nostra cucina

 

“Ordino delle tigelle grazie!” , “Se si chiama Parmigiano-Reggiano allora a Modena non c’è?”, “Buoni tortellini bolognesi, ce li avete anche lì a Modena?”. Queste e altre domande stupide che nessun modenese vorrebbe sentire, ma che vengono troppo spesso dette“

crescentine
Modena è una realtà ricca di prodotti, personaggi famosi e tradizioni, lo abbiamo dimostrato intervistando gli stranieri ad Expo, ma gli stessi non-modenesi spesso commettono errori nel parlare della nostra cucina. Ecco gli “strafalcioni” più comunemente detti su di noi.TIGELLE VS CRESCENTINE. Questo è uno degli errori più comuni, che commettono persino alcuni modenesi. I due termini vengono spesso confusi, quando in realtà è bene sapere che ordinare tigelle al ristorante potrebbe nuocere gravemente alla vostra salute. Spieghiamo una volta per tutte le differenze: le crescentine sono il cibo, mentre le tigelle sono dischi di terra raffreddata o terra cotta in cui venivano cotte le crescentine. A rafforzare il concetto è un passo dello scrittore locale Andrea Pini: “In pizzeria chiedereste mai il forno al posto della pizza? O al fast food una friggitrice al posto delle patatine? O a vostra nonna la teglia al posto della crostata?“. Nella stessa tradizione locale si è sempre detto “Chersènt in t’al tigèli”, ovvero “Crescenti nelle tigelle”, a ribadire il concetto della differenza.
 

SE SI CHIAMA PARMIGIANO-REGGIANO ALLORA NON C’E’ A MODENA?

 
Questo è un mito che viene spesso raccontato nella pianura padana in cui si pensa che ovunque ci sia il grana padano, tranne che nelle province di Parma e Reggio Emilia. La deduzione logica legata al nome è ovviamente sbagliata.  La zona di produzione del Parmigiano-Reggiano comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna a sinistra del fiume Reno e Mantova a sud del fiume Po.Si fa riferimento solo a Parma e Reggio Emilia perché originariamente la razza di mucca da cui si prendeva il latte per fare il formaggo era la Reggiana rossa, ovviamente originaria di Reggio, mentre oggi si usa la mucca Frisona che ha avuto grande importanza nel territorio parmense.“ANCHE A MODENA AVETE I TORTELLINI? IO HO SEMPRE MANGIATO QUELLI BOLOGNESI”. So che questo è un tasto dolente e lo tratterò con la massima imparzialità, ma è importante ricordare che i tortellini non sono nè modenesi, nè bolognesi, ma sono nati a Castelfranco Emilia. Ora, se si parla di tortellini mi dispiace per i castelfranchesi ma il loro comune non viene mai citato, e questo è uno dei massimi errori commessi dai non-emiliani, viene invece usato l’aggettivo “bolognesi”. Facciamo chiarezza a riguardo: il termine “bolognese” è associato a questo piatto perché  i primi a scriverne e a renderlo famoso in tutta Europa furono gli editori di libri di cucina bolognesi. Il marketing ha vinto sulla tradizione. Non solo, ma anche perché quelli più diffusi sono di tipo “bolognese”, ovvero con il ripieno crudo.  Però bisognerebbe far sapere che sono di Castelfranco Emilia e che questo paese, piaccia o meno, è in provincia di Modena.Articolo di Francesco Folloni (ModenaTODAY) 

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