Le 8 cose che non sapevi di Luciano Pavarotti4 min read

Il 6 Settembre 2007, Luciano Pavarotti, più grande tenore del ‘900 morì all’età di 71 anni. Di seguito elenchiamo alcune cose che probabilmente non conoscete del grande maestro, tratte dal sito Internet ODDEE e trdotte in Italiano.

 

Luciano Pavarotti
Luciano Pavarotti

1) raccolse più di 1,5 milioni di Dollari per i rifugiati in tutto il mondo

Nel 2001, Pavarotti ha ricevuto la medaglia Nansen dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati per i suoi sforzi di raccolta fondi a favore dei rifugiati in tutto il mondo. Attraverso concerti di beneficenza (Pavarotti & Friends a Modena) e volontariato, raccogliendo più di 1,5 milioni di Dollari, più di qualsiasi altro individuo. Altri premi che ha ricevuto per opere di beneficenza includono la libertà di Londra Award e il premio della Croce Rossa per i Servizi per l’umanità, per il suo lavoro nella raccolta di fondi per l’organizzazione, e nel 1998 ricevette il MusiCares Person of the Year, dato a eroi umanitari dalla National Academy di registrazione delle arti e delle scienze.

Nel 1998, è stato nominato Messaggero di Pace delle Nazioni Unite, usò la sua fama mondiale per aumentare la consapevolezza dei problemi delle Nazioni Unite, tra cui gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, l’HIV / AIDS, i diritti dei bambini, baraccopoli urbane e la povertà. Si è esibito in concerti di beneficenza per raccogliere fondi per le vittime di tragedie come il terremoto nel dicembre 1988, di cui morirono 25.000 persone nel nord dell’Armenia.

Era un amico di Diana, principessa del Galles. Insieme raccolsero soldi per l’eliminazione delle mine terrestri in tutto il mondo. Pavarotti ogni anno ha ospitato i concerti di beneficenza “Pavarotti and Friends” nella sua città natale di Modena in Italia, esibendosi insieme a cantanti provenienti da tutte le parti del settore della musica, per raccogliere fondi per le diverse cause delle Nazioni Unite meritevoli.

Alcuni concerti sono stati tenuti per War Child, e vittime della guerra e disordini civili in Bosnia, il Guatemala, il Kosovo e l’Iraq. Dopo la guerra in Bosnia, ha finanziato e stabilito il Pavarotti Music Center nella città meridionale di Mostar per offrire agli artisti della Bosnia l’opportunità di sviluppare le proprie capacità. Per questi contributi, la città di Sarajevo lo ha nominato cittadino onorario nel 2006.

2) Il “RE delle cancellazioni”

L’ascesa di Pavarotti verso il successo non è stato privo di difficoltà. Guadagnò la reputazione come “Il Re delle cancellazioni” per le sue frequenti “marce indietro” prima degli spettacoli, dovuta anche ai cattivi rapporti con alcuni teatri d’opera. Come nel 1989, quando Ardis Krainik, mezzo-soprano e direttore della Lyric Opera di Chicago, decise di porre fine al rapporto quindicennale che il tenore aveva con l’Opera di Chicago, per i suoi ripetuti abbandoni agli spettacoli. Nel corso di otto anni, Pavarotti aveva cancellato 26 su 41 apparizioni in programma presso l’Opera di Chicago, e questo non piacque assolutamente alla Krainik.

3) Rinunciato al canto

Studiò la musica per sei anni, ma senza raggiungere alcun risultato tangibile, il tutto in piccole città e senza paga. Quando un nodulo si sviluppò alle corde vocali, causando molti problemi durante un concerto a Ferrara, decidendo in seguito di rinunciare a cantare. Pavarotti riusci a riprendersi, proprio grazie a quella decisione. Qualunque sia la ragione, il nodulo non solo scomparve, ma, come scrisse nella sua autobiografia, “Tutto quello che avevo imparato è venuto insieme con la mia voce naturale per rendere il suono che avevo lottato così duramente per raggiungere.”

4) Pavarotti, calciatore…

Dopo essersi laureato presso la Scuola Magistrale, Luciano affrontò il dilemma di scegliersi il proprio percorso di carriera. Era interessato a perseguire una carriera come calciatore professionista, ma la madre lo convinse a formarsi come insegnante. Successivamente insegnò in una scuola elementare per due anni, ma alla fine prevalse il suo interesse per la musica.

5) Esordito come attore nel 1982

Una avventura in un film per Pavarotti, una commedia romantica chiamato Yes, Giorgio (1982), fu duramente stroncato dalla critica. Venne visto meglio come Jean-Pierre Ponnelle nel Rigoletto in televisione, pubblicato nello stesso anno, o nei suoi più di 20 spettacoli d’opera dal vivo registrati per la televisione tra il 1978 e il 1994, la maggior parte di loro con la Metropolitan Opera, e la maggior parte disponibile su DVD.

6) Le difficoltà a seguire parti orchestrali

Nel 2002 Pavarotti non spezzo il rapporto con Herbert Breslin, suo manager. La rottura, molto aspra, seguì nel 2004 con la pubblicazione di un libro di Breslin dal titolo The King & Im, visto da molti come sensazionale e in gran parte critica al tenore, per la sua capacità di non sapere leggere la musica e imparare le parti, pur riconoscendo il reciproco successo. In un’intervista nel 2005 a Jeremy Paxman sulla BBC, Pavarotti respinse l’accusa di non riuscire a leggere la musica, anche se riconobbe, a volte, le difficoltà a eseguire parti orchestrali.

7) al “Sabato Night Live”

Il 12 dicembre 1998 è diventò il primo (e, finora, l’unico) cantante d’opera ad essere ospite al Sabato Night Live, cantando al fianco di Vanessa L. Williams.

8) Il matrimonio

Il 13 dicembre 2003 sposò la sua ex assistente personale, Nicoletta Mantovani, con il quale ha avuto una figlia, Alice.

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