Nei giorni scorsi ho percorso il tratto di pista ciclabile che da Castelnuovo Rangone porta a Spilamberto, comune di oltre 12.000 abitanti e famoso per la sua produzione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.
Se ancora non l’avete fatta, seguitemi in questo foto-racconto, e scoprite quali tesori si possono ammirare anche solo pedalando.
Partenza da Castelnuovo Rangone, pochi minuti di tragitto e arrivo a Settecani, frazione contesa da tre comuni (Castelnuovo, Castelvetro e Spilamberto), oltrepassata Settecani, mi immergo nella campagna modenese, circondato da campi di grano e rotoballe, pedalando ancora una manciata di minuti – ad un ritmo medio veloce – oltrepasso anche altre due località: Sant’Eusebio e Casalgrandi, siamo già nel territorio comunale di Spilamberto.
Quindi arrivo a Spilamberto dopo appena una ventina di minuti di “viaggio”, e dopo aver percorso la ciclabile cittadina, arrivo finalmente nel cuore del paese.
Qui entro nella via principale del paese, e mi accorgo di essere in un classico ma quanto mai unico centro emiliano, con le tipiche costruzioni a mattoni e le tinteggiature molto accese.
La mia prima destinazione è il Torrione, struttura medievale posta all’ingresso principale del paese e noto anche per un’antica leggenda.
Dopo aver ammirato e ovviamente fotografato il Torrione mi dirigo verso la Rocca Rangoni che si trova proprio di fronte a circa due o tre cento metri, li la mia curiosità mi spinge ad entrare.
La scoperta è davvero grande, quasi quanto il parco che si estende alle spalle della Rocca. viali alberati e l’atmosfera di altri tempi rendono questo posto incantevole.
L’uscita dalla Rocca sancisce la fine di questo mio mini – viaggio, da Castelnuovo Rangone a Spilamberto, tutto tranquillamente in bici.
Articolo a cura di Luca Nacchio