La Preda Ringadora – Patrimonio Unesco1 min read

La Preda Ringadora – Patrimonio Unesco

Preda Ringadora
Preda Ringadora

“La Preda Ringadora” in dialetto Modenese è un blocco marmoreo Rosso di Verona di forma rettangolare lungo almeno 3 metri posto nell’angolo nord orientale della Piazza Grande proprio nel cuore pulsante di Modena, di fronte alla Ghirlandina.

E’ difficile esprimere quanto un blocco roccioso possa aver “visto” in questi secoli dato che risale al tempo del Medioevo. Gli utilizzi erano sicuramente molteplici: tante sono state le sentenze di morte eseguite su questa pietra come anche l’esposizione di cadaveri sconosciuti al solo fine di poterli identificare.

Forse l’uso più curioso della Preda Ringadora era relativo ai debitori insolventi. A questi infatti, durante il giorno di mercato, veniva rasata la testa e venivano esposti al pubblico.

Dovevano poi sedersi “a culo nudo suso la preda rengadora, la quale sia ben unta de trementina, tre volte dicendo tre volte cedo bonis, cedo bonis, cedo bonis”, cioè dovevano sedersi con le terga denudate, colpendo con forza la pietra e pronunciando la parola “Cedo Bonis”, cioè “svendo tutti i miei beni”, per poter saldare i propri debiti verso i creditori.

Venne utilizzata in seguito per fini maggiormente pubblici, cioè per arringare alla folla qualsiasi tipo di discorso.

Ed è da questo tipo di utilizzo che la pietra ha preso il nome attuale in Italiano corrente: “Pietra dell’Arringa”.

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