Halloween a Modena e dintorni – I Luoghi da brivido

La provincia di Modena è conosciuta per la sua grande tradizione culinaria, le capacità ingegneristiche che nei decenni passati ha dato vita a veri e proprio modelli automobilistici mondiali, la cultura, la lirica… ma non solo. Infatti in pochi sanno che il nostro il territorio è anche terra da brivido. Non spaventatevi, parliamo di luoghi bellissimi, ma che nel tempo hanno alimentato tante tra leggende e storie popolari. In questo articolo vogliamo farveli scoprire quattro luoghi da “paura” che dovete assolutamente conoscere se visitate ad Halloween Modena e dintorni!

Castello di Levizzano Rangone 

Halloween a Modena e dintorni: Castello di Levizzano Rangone - ph Nacchio Brothers

Sembra strano a dirsi, ma il primo luogo da brivido è questo bel castello posto sulle sinuose colline modenesi. Ci troviamo nel piccolo borgo di Levizzano Rangone, a pochi chilometri dal comune Castelvetro di Modena. La sua storia riecheggia da secoli, come anche la leggenda che vuole ci siano fate ad abitarlo nelle notti d’estate.

Si narra infatti che quando nell’alto medioevo il solitario e trincerato Castello di Levizzano proiettava la sua fosca ombra; l’umile gente lo squadrava da lontano.

Il motivo? La leggenda delle fate. Si narrava infatti di bellissime fate di bianco vestite che nelle notti di luna piena danzavano sugli spalti del castello, leggiadre e lievi come libellule. In quei momenti, pare, che qualche finestra si illuminava.

Quando l’alba tingeva l’oriente: fugando le ombre, le bellissime fate sparivano. Tutto ricadeva nel mistero e la gente era convinta che le fate fossero le padrone del castello; bellissime creature passate a miglior vita e che tornavano a riammirare i luoghi cari al loro cuore, ove avevano trascorso l’esistenza.

Il Torrione di Spilamberto 

Halloween a Modena e dintorni: Messer Filippo - Torrione di Spilamberto - ph Nacchio Brothers

La seconda “storia da brividi” da conoscere se si viene ad Halloween a Modena e dintorni, è ambientata nel possente e centrale torrione medievale a Spilamberto.

Era il 1947. Durante i lavori di restauro al Torrione medievale finalizzati a sanare i danni provocati dal secondo conflitto mondiale, fu scoperta una cella segreta (mt. 2 x 1,50) i cui muri erano interamente ricoperti da iscrizioni graffite; un vero e proprio diario in forma di fumetto tenuto da un prigioniero che aveva viaggiato molto, non del tutto incolto, amante del “dolce stil novo” e che si esprimeva in rima.

La cella narra la storia di Messer Filippo, poi chiamato il “Diavolino“. Un mercante, probabilmente spagnolo, vissuto nel XVI secolo, che navigando giunge a Spilamberto per offrire le proprie sete e mercanzie alla bella castellana di cui si innamora.

Ma è un amore proibito che lo conduce alla morte, ma che in attesa del supplizio, rinchiuso in questa angusta prigione, lascia il suo racconto sulla pietra.

La leggenda vuole che prima di morire il giovane mercante abbia fatto udire alla sua bella, lontana dal luogo del patibolo, il suo lamento d’amore. Ancora oggi, nelle calde notti estive, si dice sia facile udirlo.

Diversi studiosi si sono cimentati nello studio dei graffiti, concordando che essi risalgono al XVI secolo; molte rime e molti disegni, ingenui e con didascalie racchiuse in riquadri come appunto nei moderni fumetti, sono ancora leggibili anche se sempre più labili. Non sono ancora chiare come siano state incise – Probabilmente sangue? – Leggenda vuole che il suo spettro si aggiri ancora tra le mura del castello dopo 500 anni.

La casa delle cento finestre

Halloween a Modena e dintorni: Casa delle cento finestre - Villa Buonafonte (Modena) - ph Lara Zanarini

Forse è il luogo più inquietante per un Halloween a Modena e dintorni da paura. I giovani modenesi ne avranno sentito almeno una volta parlare, e qualcuno avrà cercato anche di sfidare le ombre che l’avvolgono.

Si tratta della “Casa dalle 100 finestre“. Nome popolare di Villa Buonafonte, villa antica che è situata in Via Vignolese a San Damaso (Modena). Qui si raccontano di strani eventi.

Alcuni testimoni parlano di sensazioni extratemporali, ovvero il tempo fermarsi una volta varcata la soglia della casa, e una volta usciti in realtà scoprire di aver trascorso più ore.

All’origine di queste stranezze vi sarebbe la storia di un padre che, dopo un incidente in macchina, avrebbe seppellito i figli dietro la casa, e da lì si sarebbero create storie e leggende di fantasmi legate all’accaduto.

La storia più originale non riguarda però paranormale o fantasmi, ma una particolare sfida che veniva fatta tempo fa all’interno della casa. Chi si è messo a contare le finestre la prima volta ne conta 100, ma se cerca di ricontarle di nuovo ne conta 99, e poi 100 e…

Fotografia di copertina, raffigurante il torrione di Spilamberto, e nell’articolo, il Castello di Levizzano Rangone, sono di proprietà Nacchio Brothers

Fotografia di San Damaso, autrice Lara Zanarini

Articolo a cura di Modena&Dintorni