Leggenda delle Cascate del Bucamante | Curiosità nei Dintorni2 min read

Le curiosità, le leggende e i misteri della nostra provincia, tutti raccolti in una serie di articoli.

Il nostro viaggio questa volta ci porta nel magico Appennino, più precisamente alle Cascate del Bucamante.

 

Cascate del Bucamante
Cascate del Bucamante

Leggenda del Bucamante:

Le origini storiche dietro al mistero E’ una delle leggende dell’Appennino Modenese più note e più intriganti. L’ambientazione riguarda le cascate del Bucamante, nel territorio di Serramazzoni.

Devono il loro nome alla tragica storia del pastore Titiro e della nobile dama Odina.

Lei era bellisima, giovane, bionda ed era solita fare lunghe passeggiate per i boschi in compagnia della sua domestica, e fu in una di queste camminate che incontrò il giovane pastore Titiro, anch’egli bellissimo.

I due si innamorarono, per poi incontrarsi in segreto, ma un giorno la domestica invidiosa disse tutto ai genitori di Odina, che fecero rinchiudere la figlia nel castello. Odina però riuscì a scappare e raggiunse Titiro, ma non passò molto tempo che udirono le voci dei domestici in lontananza, così, capendo che il loro amore sarebbe finito, si gettarono dalle cascate, in un tenero abbraccio che li avrebbe uniti per l’eternità.

Foto copertina di Stefano Venturi 

Dove si trovano?

si trovano nel punto più infossato e fitto di vegetazione della vallata del Bucamante. Si tratta di alcuni salti d’acqua di media entità formati dal Rio Bucamante, il più importante affluente del torrente Tiepido.

Il micro clima permette lo sviluppo delle orchidee, delle peonie, del pisello selvatico, del geranio nodoso, dell’edera e della vitalba che rende con i sui tralci o “liane” ancor più impenetrabile la boscaglia. La vegetazione circostante è costituita da carpini, aceri, cornioli, maggiociondoli e quercioli.

 

Come raggiungerle?

sono facilmente raggiungibili dal borgo di Granarolo risalendo il sentiero, lungo il torrente, oppure da Monfestino seguendo sempre i sentieri nel bosco. Sono senza dubbio, dal punto di vista naturalistico, uno degli itinerari più belli e suggestivi della collina modenese, meta ideale per passeggiate e brevi escursioni alla portata di tutti.

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