Cavezzo

 

Nella Pianta di Gian Battista Boccabadati (1634- 1696), bibliotecario di Francesco II d’Este, la Villa di Capezzolo fa parte, unitamente a Gisvetro e alla Villa di Motta, del Comune delle Casare. Quello delle Casare pare sia l’insediamento più antico e importante della zona. Per lungo tempo la Villa di Motta godette di una rilevanza particolare mentre l’abitato di Cavezzo appare come marginale. Via via, dal XVI secolo, diversi fattori subentrarono e modificarono le proporzioni fino a che Villa Cavezzo divenne il centro principale. L’emergenza artistico-architettonica di maggior rilievo nel territorio cavezzese è la chiesa parrocchiale di Santa Maria ad Nives , la cui costruzione trae la sua origine da una cappella del XIV secolo. Conserva al proprio interno, pressoché inalterate, opere di notevole pregio (scagliole e dipinti). Fuori dal centro, nella campagna disvetrese, l’Osservatorio astronomico richiama annualmente molte centinaia di visitatori, semplici curiosi e veri appassionati, i quali possono servirsi delle diverse strumentazioni informatiche e dei telescopi per scrutare la volta celeste e i suoi misteri, supportati dall’attività didattica della locale associazione astronomica. Ad alcuni chilometri dal centro di Cavezzo si segnala la Villa Delfini, bel complesso residenziale di impianto settecentesco. Il parco , i giardini ed alcune sale sono aperti al pubblico d’estate, in occasione di rassegne musicali e letterarie. Foto di: Stefano Oliva

Per saperne di più, visitate il sito del Comune di Cavezzo

 

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