Lo storico Carnevale di Modena

Carnevale a Modena

Febbraio a Modena e dintorni significa dolci, maschere e festa!

Infatti questo momento dell’anno ricco di tradizione e autenticità è davvero molto atteso dai modenesi, che non vedono l’ora di festeggiare il classico Giovedì Grasso, ammirando da vicino le maschere tradizionali per le vie del centro della nostra città.

Ma forse in pochi sanno che anche Modena ha la sua maschera tradizionale. Anzi, più di una, un’intera famiglia! Nota come Famiglia Pavironica. Composta dal capofamiglia Sandrone, la moglie Pulònia e il figlio Sgorghiguelo.

Famiglia Pavironica e modenesi che ormai da decenni si danno appuntamento fisso proprio in Piazza Grande. I primi dal balcone del comune, dove fanno il loro classico discorso detto “Sproloquio”, rigorosamente in dialetto modenese. I secondi, che ascoltano con interesse le soluzioni più o meno fattibili ai problemi della città e non solo.

Il discorso della famiglia Pavironica è il momento clou del pomeriggio di Carnevale a Modena, che inizia e finisce con le allegre sfilate che vedono la partecipazione di altre maschere provenienti da tutta Italia, bande musicali, majorette e molti personaggi.

Un momento di festa, che in tanti vedono come ultimo momento di folklore modenese, da non lasciarsi scappare se si viene in visita a Modena nei giorni del carnevale!

Le Origini

La storia ci dice che Sandrone è un contadino rozzo ma allo stesso tempo scaltro e assennato che prende in giro chi ha di fronte. Ma sulle sue origini ci sono varie ipotesi.

La prima prevede che Sandrone fosse una maschera tipicamente modenese creata, circa un secolo e mezzo fa, dal burattinaio carpigiano Luigi Rimini, detto “Campogalliani”, e da Giulio Preti, suo genero.

La seconda, invece, colloca la sua nascita ai tempi della famiglia Estense durante le feste carnevalesche a Corte. La leggenda narra che, allora, c’era l’usanza di invitare ogni anno a Corte un contadino particolarmente ignorante solo per diletto dei cortigiani che potevano così prendersi gioco di lui con beffe e quesiti difficili.

Un anno, però, lo zimbello di turno, tale Alessandro Pavironi, con la sua arguzia e genialità riuscì a mettere in imbarazzo i suoi interlocutori. Da allora la figura del “Sandrone” divenne prerogativa del Carnevale del Ducato e ambito protagonista da impersonare.

Prima di diventare maschera di Carnevale, però, Sandrone è un burattino di Giulio Preti che nel 1840 gli fa “prender moglie”, Pulònia, una “rezdòra” il cui nome deriva da Sant’Apollonia, e nel 1846 lo fa diventare padre di Sgorghiguelo, un giovane sciocco, chiacchierone e svogliato, sempre l’ultimo della classe.

Ma è solo in occasione del Carnevale del 1870 che Sandrone diventa un personaggio in carne ed ossa presentandosi al pubblico modenese.

Sandrone indossa sempre una parrucca con capelli lunghi sulle spalle e una specie di cuffia da notte di lana bianca in testa che termina con un grande fiocco. Sgorghiguelo, invece, ha una parrucca rossiccia e un berretto marrone con visiera. Pulonia indossa una parrucca bianca con dei boccoli sotto una cuffia e un vestito lungo a fiori con grembiule.

Lo Sproloquio

Prima di deliziare i presenti in Piazza Grande con il classico discorso in dialetto modenese, le tre maschere percorrono, sfilando, buona parte del cuore di Modena. Parata che inizia, come leggenda vuole, dalla stazione dei treni, luogo di arrivo della famiglia da “Bosco di Sotto” (paese di fantasia), e poi percorra, la Via Emilia e le altre maggiori strade del centro città, come Via Farini e Corso Duomo.

Durante il tragitto, le tre maschere sono scortate da due cocchieri e da due vallette in divisa del settecento, e sfilano su di una carrozza ottocentesca trainata da due cavalli.

Terminata la sfilata e le visite ufficiali (alle autorità religiose, civili e militari), dal balcone del Comune di Modena può finalmente iniziare il discorso, detto “Sproloquio”, dell’anno appena passato, rigorosamente in dialetto. Parlata della Famiglia Pavironica, che come sempre, tra battute e saggezza popolare, rallegra e fa discutere i modenesi.

Famiglia Pavironica

Curiosità

Nella storia della famiglia Pavironica, ci fu un anno in cui Sandrone non fece il suo Sproloquio dal tradizionale terrazzo del Comune di Modena, ma da sopra la Preda Ringadora, ovvero il grande masso di ammonitico veronese rosso di forma rettangolare posto davanti al comune. Erano gli anni della guerra, e le maschere modenesi scelsero questa soluzione per sentirsi più vicini al popolo colpito gravemente dalla guerra.

Bisognerà aspettare il 1947, per vedere nuovamente Sandrone e la famiglia Pavironica affacciarsi nuovamente dal balcone del comune.

Carnevale a Modena

Festa!

Una giornata di allegria, tradizione e condivisione modenese che nell’edizione 2025 abbiamo documentato in questo video, che trovate qui sotto, e anche sui nostri canali social Facebook e Instagram.



Le foto all’interno di questo articolo e di copertina, sono realizzate e di proprietà
Nacchio Brothers. Alcune informazioni sono tratte da Società del Sandrone

Articolo a cura di Modena&Dintorni